
Ciao Ivan, abbiamo avuto modo di conoscerti anche grazie al tuo precedente libro sull’Alfa 156, ora presenti un nuovo volume che, come il precedente, si inserisce nella prestigiosa collana “Le vetture che hanno fatto la storia”. Due auto, a mio giudizio, tra le più belle della Casa milanese: la Gtv e la Spider. Personalmente preferisco la prima ma, raccontaci, come è nato questo nuovo libro?
Come per Alfa 156, il libro nasce dalla volontà –mia, ma anche e soprattutto della Giorgio Nada Editore- di ‘sdoganare’ il collezionismo delle vetture cosiddette youngtimer che, negli ultimi tempi, stanno raccogliendo sempre maggiori consensi tra i giovani.
In tal senso, diventa implicita una riflessione sugli anni Novanta, sul mondo dell’automobile nazionale (pressoché interamente nell’orbita Fiat). Sono anni di forte cambiamento, con la direzione del Centro Stile Alfa Romeo affidata a Walter de Silva che, a causa della carenza di risorse da investire, deve sfruttare ed adattare le sinergie del Gruppo utilizzando il pianale Tipo II per progettare una nuova gamma di modelli. Occorre infatti rimpiazzare il ‘Duetto’ -ormai giunto a fine carriera dopo oltre un quarto di secolo- e nel contempo affiancarle una vettura coupé, assente dai listini dall’uscita dell’Alfetta Gt.
Ed è così che, in sinergia con Pininfarina, nascono così Gtv e Spider, due vetture equipaggiate da una gamma motori a quattro e sei cilindri (aspirati e turbo) che in un decennio di carriera subiscono due aggiornamenti e si prestano a diverse serie limitate, con interessanti declinazioni anche in tema di competizioni.
Sempre a proposito di Gtv e di Spider, quale preferisci? E perché?
Sono due auto diverse, sia concettualmente che nel loro utilizzo. Personalmente, vent’anni fa acquistai una Gtv 1.8 Twin Spark argento: era l’auto da tutti i giorni scelta da un venticinquenne a cui piaceva distinguersi. Oggi rifarei la stessa scelta, ma per motivi familiari… per poter sfruttare i due piccoli sedili posteriori, dove far sedere anche mia figlia.
Abbiamo avuto modo di vedere le auto della tua associazione CinemAlfa in diversi film, puoi raccontare dove le potremmo ammirare prossimamente?
CinemAlfa è l’altra mia grande passione, quella della maturità, che segue l’esperienza nel direttivo di un altro grande club monomarca. E’ nata nel 2011 e, in questi anni, ha avuto il piacere (e l’onore) di prender parte ai più importanti progetti cinematografici e televisivi realizzati nella Penisola, non per ultimi due spot ufficiali di Alfa Romeo: quello dello Stelvio serie Gt Junior e quello di cui io stesso sono stato protagonista come Brand Ambassador del Marchio, lo scorso mese di novembre.
In questi giorni i soci del club sono impegnati su due fronti, entrambi nel Lazio. La prima è una fiction dedicata alla strage del Circeo, con decine di vetture anni Sessanta e Settanta che si alternano giorno e notte per le strade della Capitale.
La seconda, ancora più impegnativa, è la nuova fiction di Sergio Castellitto dedicata al Generale Dalla Chiesa: anche in questo caso, dopo alcune scene girate a Palermo, le riprese sono in corso a Roma. Da febbraio inizieremo a girare anche al nord Italia: Genova, Torino e quindi Milano, dove la troupe si sposterà per terminare il film. Saranno davvero tanti i soci e le vetture chiamati a questo progetto e, come Presidente, non posso far altro che esserne felice.
Guardando al futuro, come immagini il nuovo corso Alfa Romeo sotto l’egida dei italo-francese?
Sono fiducioso. Il nuovo A.D., Jean Philippe Imparato, ha subito dimostrato attenzione verso noi Alfisti e tanta passione nell’intraprendere il nuovo incarico. Dopo questo lungo periodo post Marchionne in cui sono stati rimessi in discussione i piani aziendali (anche in concomitanza della pesante congiuntura pandemico-economica mondiale) occorre dare nuovo slancio al prodotto, con una gamma degna del blasone del Marchio. E in questo l’ormai prossima uscita del Tonale rappresenterà un momento importante. Noi Alfisti ci siamo, con la stessa passione di sempre!