
- Leggendo sul tuo sito, vediamo che la tua passione per le auto è nata quando avevi 9 anni: è stata innescata da un episodio in particolare?
Il fascino per le automobili è nato molto tempo prima con i primi modellini ma all’età di nove anni ho chiesto a mio padre se esistesse una rivista dove poter leggere di auto e lui mi comprò il mio primo Quattroruote che ancora oggi conservo, datato Maggio 1987.
Da quel giorno quella che era una semplice infatuazione è diventata una vera e propria passione per l’oggetto automobile ed ho capito che quella sarebbe stata la mia strada per crescere e realizzare i miei sogni.
2) Hai lavorato anche all’estero, negli USA: quali differenze hai riscontrato tra “loro” e “noi “nel mondo del lavoro?
Ho lavorato negli Stati Uniti in California per dealer Maserati, lì c’è una cultura dell’automobile molto radicata e quando sei italiano e rappresenti una storia così importante come quella del Tridente le aspettative del cliente sono molto elevate, mi sono immerso in una cultura lavorativa client – oriented che non sempre si riscontra in Italia. Ho imparato molto ma ho imparato anche a scegliere cosa è giusto per me e per la mia vita, che non è fatta solo di lavoro.
3) Molti ti immaginano come Wayne Carini in versione Made in Italy : ci puoi raccontare com’è realmente il tuo lavoro ?
Wayne Carini è sicuramente un bel personaggio nel mondo delle classiche, amore che gli ha trasferito il padre che si occupava di restauro.
Il mio lavoro nasce invece dall’amore per la libertà e l’automobile è l’oggetto che più lo rappresenta.
Quando mi contattano per la ricerca o la vendita di una storica, sento quasi sempre un’affinità, un denominatore comune rappresentato dalla consapevolezza che un’automobile non è solo un mezzo di trasporto ma è qualcosa di molto di più che riguarda la nostra personalità, la nostra cultura e la nostra vita.
Così capita che un collezionista mi apra le porte del suo garage e da quel momento inizia un rapporto di fiducia e complicità difficile da spiegare, quegli oggetti ricchi di storia e chilometri percorsi nel tempo diventano testimoni di un passato che va protetto, custodito e raccontato; il mio lavoro è più o meno tutto questo.
4) Ci puoi raccontare qual è stata l’auto in assoluto più difficile da trovare?
Non vi sono auto difficili da trovare, la difficoltà a volte sta nel farsele dare, costruire relazioni umane prima aiuta poi ad instaurare un rapporto commerciale di fiducia, questo è un pilastro senza il quale il mio lavoro non potrebbe esistere.