Questo libro parla di passioni, desideri, sogni e invenzioni che si intrecciano nel tempo e gravitano attorno alle automobili sportive, con un occhio di riguardo al ruolo femminile. Attraverso questo libro ci vuoi raccontare tutte le grandi donne che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’automobile nel mondo, ci puoi raccontare la genesi di questo libro?
Il libro è nato dalla passione per le supersportive che mi ha trasmesso mio marito che per lui vogliono dire: velocità massima, potenza e trazione e tanti cavalli, quando invece per me che mi soffermo ad ammirare e a fotografare questi oggetti meccanici, vere opere d’arte, mi piace scoprirne i dettagli, perchè sono loro che raccontano la vera storia. E ho voluto scoprire chi ha creato queste automobili sportive. Sono andata in biblioteca e ho cercato un libro che riasumesse tutti i grandi marchi automobilistici italiani, non ho trovato nulla, ma ho trovato solo sontuose monografie. Così ho deciso che il riassunto me lo scrivevo io e ho iniziato a leggere tutti i libri sui grandi costruttori e ogni tanto saltava fuori un nome di donna, pilote o compagne di vita. E così mentre scrivevo la vita dei grandi geni dell’auto ho iniziato a scrivere anche sulle donne, all’inizio erano solo sei. Poi ho fatto leggere il tutto al grande giornalista Ezio Zermiani, anche lui è di Bolzano e dopo aver letto il mio manoscritto, mi ha consigliato di lasciar perdere gli uomini e di concentrarmi solo sulle donne, e così ho fatto. Della stessa opinione erano anche Romano Artioli e mio marito, di scrivere sulle donne che si sono distinte nel Motorsport di ieri e di oggi. A questo punto, ho fatto una ricerca in biblioteca e su Internet per trovare libri sulle grandi donne nel mondo dell’automobilismo, purtroppo ho trovato pochi libri su di loro, ci sono alcuni articoli su Internet, donne che purtroppo nessuno cita ma che hanno fatto grande l’automobile nel mondo lavorando a fianco dei grandi costruttori. E così è iniziata una vera caccia al tesoro, mi sono affidata anche al passaparola e via via. Ci sono per esempio le donne pilota di ieri e di oggi che corrono alla pari con i loro colleghi maschi. Come per esempio Manuela Gostner, pilota altoatesina della Ferrari Challenge e portacolori della CDP Ferrari Perugia, che il 26 marzo scorso ha vinto a Valencia in Spagna la gara “Coppa Shell” della 2“Ferrari Challenge 2023”. Alcune come nel caso di Manuela Gostner che corrono anche meglio degli uomini, ma sono state sabotate, ad alcune è stato detto che il loro posto era in cucina. Qualche giornalista maschio continua ancora a chiedere a Manuela Gostner come fa a conciliare casa e lavoro, domande che non vengono mai poste ai suoi colleghi piloti maschi. Le protagoniste del mio libro non vogliono imitare gli uomini, vogliono solo essere donne, libere di poter scegliere di fare qualsiasi cosa nella vita, senza pregiudizi e giudizi, e senza dover sempre dimostrare di essere forti. Una giornalista di Quattroruote sul numero di dicembre 2022 ha scritto un articolo sul mio libro: “Sostantivo femminile – Anche nel mondo dell’automobile – s.f. nel vocabolario – il detto “è la donna che fa l’uomo” trova molte storie, ma pochissima letteratura. Una lacuna che ora viene colmata”.
Voglio ricordare il titolo del tuo libro “L’automobile è femmina. E dietro ogni motore…una donna”, tra tutte le storie femminili che hai raccontato ci puoi dire quale ti ha appassionato di più?
È difficile dire chi la storia più appassionata. La più vicina a me, forse perché abbiamo più o meno la stessa età, è la signora Cristina Perez, moglie di Horacio Pagani, che ha contagiato la moglie con il suo entusiasmo, come mio marito ha fatto con me, forse perché noi ci occupavamo della contabilità, della casa e dei figli mentre i mariti si dedicavano anima e corpo al lavoro.
Naturalmente racconti di storie anche di italiane, emiliane, torinesi, ci puoi dire come mai è stata la scelta una Porsche 356 per la copertina?
La mia Casa editrice PubMe ha scelto questa foto, alla fine azzeccatissima.
Spero davvero che con questo libro si possano avvicinare sempre più donne al mondo dell’automobile, ci puoi dire se stai già preparando qualcosa per il futuro?
Con questo libro ho la presunzione di voler avvicinare tutte le donne, le grandi escluse, al mondo dei motori. Anzi vuole mostrare quanto questo “universo meccanico” sia in realtà molto più vicino a loro di quanto si possa pensare. Perchè, là dove gli uomini ci mettono tutta la loro intraprendenza, ragionata solo con la mente, le donne ci mettono il cuore, trasormando nel grande amore la loro passione per quest’oggetto meccanico. Le mie eroine sono entrate in questo mondo e ancora oggi vogliono esserci, e spero per qusto non vengano giudicate proprio dalle donne. E per rispondere alla tua ultima domanda, se sto preparando qualcosa per il futuro, mi hanno già chiesto di scrivere un secondo libro per citare altre donne, che nel primo non sono state nominate e che meritano di essere conosciute, perché come avevo già accennato nessuno parla di loro o poco, ora ci sto già lavorando.